A lcune mudra appartenenti sia alla tradizione buddista che induista sono note come "mudra a mani giunte" in cui la loro posizione ricorda, orientativamente, la nota mudra definita anjali (che, nel caso specifico, sono collocate al di sopra del capo).
In questa serie il contatto dei palmi varia in rapporto alla forma particolare che si intende richiamare alla coscienza.
Hridaya
I palmi completamente uniti.
Indica il cuore (hridaya) fermo e sincero.
Samputa o Samputanjali
Deriva da quella precedente.
Il termine sanscrito descrive lo spazio tra due ciotole ed è tradotto in Devanagari sotto la figura.
Le dieci dita sono unite assieme, ma tra i palmi viene lasciato un piccolo spazio che rappresenta lo
spazio del cuore svuotato delle passioni.
Puna
Simbolizza il fiore di loto che sta sbocciando.
In questo mudra le dita sono unite, tranne: indice,
medio anulare le quali sono leggermente separate indicando il progressivo dischiudersi
del fiore.
Adhara
Il termine sanscrito indica il potere di sostenere, di fornire supporto.
Le dita sono ricurve a formare una coppa ed il gesto indica l'atto di trattenere l'acqua.
Uttanaja
La mudra simbolizza la chiarezza e la mancanza di dissimulazione, così come la purezza è il simbolo del loto o del Dharma.
Kamala
Questo termine in sanscrito significa fiore di loto. La forma simbolizza il fiore non ancora
sbocciato.
Lo spazio tra i palmi è leggermente più grande che nel mudra precedente.
Pranama
La mudra del rifugio.
Le dita della mano destra sono intrecciate alla sommità con quelle
della mano sinistra.
Srimudra
Quella della mano destra è il gesto della preghiera, ma anche quella di colui che impartisce benedizione e salvezza.
Viene definita: "mudra che scaccia la paura".
Dhyanamudra
Questa mudra si assume unendo la punta del pollice con quella dell'anulare.
E' la mudra della buona fortuna e si assume con la mano sinistra la quale rappresenta la concentrazione.
Il cerchio che deriva dall'unione delle due dita è simbolo di perfezione che si realizza attraverso
l'intelligenza (il pollice) ed il fuoco (l'anulare).
E' il gesto che si assume durante la meditazione ed è intimamente connesso all'idea del samadhi, il completo riassorbimento del pensiero nell'oggetto di concentrazione
Le sue varianti:
Viparita
Il termine sanscrito significa invertito, al contrario.
Nel mudra la mano destra e la sinistra sono unite per i dorsi e le dieci dita sono intrecciate
l'una con l'altra.
Viparyasta
Indica che le mani sono piazzate dorso contro dorso, una sull'altra.
Il palmo sinistro è in basso, mentre quello destro è diretto in alto.